La vita è un attimo di luce: Nell'eterno buio: Cogli l'attimo!!

Esseri umani:
che sia stato di terra impastato-ò da un ramo son caduto-ò dai cieli son tornato: Io sono un essere umano-è nel soffio della vita sono cresciuto: Io sono -Tu sei- Egli è- Noi chi siamo - Voi chi siete- Essi chi sono: Pazzie singolari- follie collettive-onore o disonore- chi stabilisce la quantità- della gioia o del dolore?- dell'odio o dell'amore?: Tu essere umano- nel mio stesso diritto- alle gioie della vita sei stato concepito-cloni umani universali-di un'origine primordiale- con diversità fondamentali-per renderci speciali: Io sono eguale a te- Tu sei eguale a me-Egli è eguale a noi-Noi siamo simili a voi-Voi siete se anche essi ci sono-nel soffio della vita siamo- umani con diversità speciali.

04/03/08

Mi separo dalla Madre P:__ P:__ P:__ Divento Orfano

Perchè continuare a soffrire ; quando sei respinto dei/nei tuoi sentimenti, di afetto di amore di passione, come posso continuare a trovare un legame anche minimo, se ogni volta ne vengo deluso?
1° P: politica è politici che in tuttuno ci lega e coinvolge del vivere quotidiano, come una Madre, che si prende cura dei suoi figli, Ma è una Madre malata, impazzita di arroganza e di potere, pronta a prostituirsi al ricatto dei suoi figli (maggiori è mangioni) che la sfuttano a danno dei loro fratelli minori, i quali si trovano costretti a piangere e urlare per farsi sentire. Piangere delle loro miserie, urlando le loro proteste, Qualche fratello maggiore colto da pietoso buonismo, vorrebbe dare sollievo alle lacrime è ascolto alle proteste, promettendo che farà di tutto affinche la madre venga curata, ma al suo giaciglio di malata si presentano i soliti dottori è vecchi primari, qualche giovane dottorando, e inesperti infermieri: Al gran consiglio riunito, per stabilire le cure adatte gia ci sono divisioni, chi vuole cure moderne, chi antiche ricette, chi si vuole affidare alla preghiera, mentre fra i figli minori cè ancora chi spera, mentre ormai in tanti ci si dispera, nel vedere fra i tanti baroni i soliti maneggioni, che la politica l'anno usata, sfuttata è consumata, non la possono loro salvare, finirà in spazzatura questo loro tentare di guarire il malato che loro stessi anno generato: Per quanto buono mi posso sentire, non mi voglio anche io ammalare, da questa Madre malata è incurabile mi voglio separare.
2° P: patria dove sono nato, come una madre mi tieni nel tuo grembo, confinato in uno stato; Di incoscienza, di incoscienti padroni che di te devono essere servitori, ma di te si stanno servendo, mentre molti tuoi figli stanno soffrendo, patria ormai minuscola nel tuo ardire, in cui gli eroi non sono più aprezzati, mentre buffoni è quaraquaqua sono valorizzati; In che cosa ti devo afetto se attorno ò il deserto? Fra i miei fratelli cè la confusione, siamo simili nella divisione delle caste è dei poteri, siamo simili per legge dello stato, ma solo il pre/potente viene premiato; Patria di bandiere è canti è di squadre del cuore, dove se si vince sono premiati è gli atleti indorati, mentre l'operaio lavoratore, soppravive o muore; Patria di ideali spezzati, di ideologie dogmatiche, di politiche malate, di promesse calpestate, il tuo suolo è spezzetato dal potere interessato, che riduce il popolo a suddito calpestato è nella miseria lasciato. Patria dove sono nato, a cui il cuore avrei lasciato, se solo un poco mi avresti amato, devo per tua colpa chiederne la separazione, non dai amore ma disperazione, è sul tuo suolo mi sento un orfano, abbandonato al suo destino, cupe nubi all'orizzonte vedo, ma mi metto in solitario cammino.
3° P: sfruttata nella richezza che produce,_ violata nei suoi diritti,_ terrorizzata nei suoi doveri,_ imbrogliata da promesse non mantenute,_ non rispettata nella sua dignità,_calpestata nei suoi bisogni,_degradata culturalmente è moralmente,_a/ppestata civilmente,_ fregata continuamente.
Questa è la realtà della nostra società, come una prostituta , dove papponi ladri è imbroglioni di turno predominano e fanno a gara a chi è più abile e capace, nel sfruttarla; Società che come una prostituta, rassegnata da anni di speranze deluse, di riuscire a cambiare la sua vita in meglio, si abbandona all'abitudine della sofferenza: Questa società non è più la mia casa, non e più il nido sicuro è solidale dove trovare miei simili, nella speranza di migliorarci tutti assieme, vado da solo
mi separo dalla società prostituita, sono un orfano non acetto una così degradata madre.








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